- Prezzo scontato

Da vigneti acquistati nei primi anni Novanta dalla famiglia Fioravanti nasce questo Pinot Nero dal frutto intenso e goloso. Le uve vengono raccolte nella prima decade di settembre e pigiate entro un’ora dalla raccolta. La macerazione si protrae per circa 10 giorni prima che la base venga suddivisa in 2 distinte partite: la prima (circa l’80%) proseguirà il suo percorso in acciaio, la seconda (circa il 20%) subirà un passaggio in botti di rovere. Le basi vengono riassemblate dopo 6 mesi e messe in bottiglia a luglio. Il vino, con le sue note di mora e ribes, è pienamente rispettoso del vitigno; il leggero affinamento in legno ne completa la struttura, addolcendone i tannini. Viene esaltato da primi piatti con condimenti di carne rossa o selvaggina e secondi di carne leggeri ed estivi.
Mon Carul è il termine dialettale che identifica il comune di Montecalvo Versiggia. Questa parola è composta da due sinonimi: la radice della parola romana mons (monte) e car (come gli antichi Liguri chiamavano il monte). Stefano ha voluto creare un marchio dedicato ai vitigni autoctoni (Croatina, Barbera, Uva Rara, Moradella) e a quelli alloctoni più diffusi (Riesling Renano, Riesling Italico, Pinot Nero). Un progetto di valorizzazione che si basa sul precetto della coltivazione in biologico, con attenzione anche all’utilizzo di energia da fonti rinnovabili e pratiche a ridotto impatto ambientale. Con la vendemmia 2019 arriverà la certificazione ufficiale sia per le uve sia per i vini. L’ambizione per il futuro è quella di esaltare i vitigni autoctoni comprendendone appieno potenzialità e peculiarità.
Da vigneti acquistati nei primi anni Novanta dalla famiglia Fioravanti nasce questo Pinot Nero dal frutto intenso e goloso. Le uve vengono raccolte nella prima decade di settembre e pigiate entro un’ora dalla raccolta. La macerazione si protrae per circa 10 giorni prima che la base venga suddivisa in 2 distinte partite: la prima (circa l’80%) proseguirà il suo percorso in acciaio, la seconda (circa il 20%) subirà un passaggio in botti di rovere. Le basi vengono riassemblate dopo 6 mesi e messe in bottiglia a luglio. Il vino, con le sue note di mora e ribes, è pienamente rispettoso del vitigno; il leggero affinamento in legno ne completa la struttura, addolcendone i tannini. Viene esaltato da primi piatti con condimenti di carne rossa o selvaggina e secondi di carne leggeri ed estivi.