- Prezzo scontato

Sui declivi che conformano le colline di Bonassola, maturano le uve che danno vita a questo mirabile vino. Il vigore dell’uva Bosco, il nervo dell’Albarola, coniugati alla suadenza del Vermentino, creano un accattivante intreccio di richiami fruttati e di erbe spontanee, preludio di un sorso avvolgente, profondo e soddisfacente. Per cogliere tutte le sfumature olfattive dell’uva e del processo fermentativo, il vino nuovo viene posto in bottiglia in tempi brevi, per poter essere immesso sul mercato prima delle feste pasquali dell’anno successivo alla vendemmia. Si presenta di colore paglierino chiaro con riflessi verdolini, un profumo fine, con note floreali di ginestra, gelsomino e mughetto. Al palato è estremamente piacevole, vivace, sapido, e di lunga persistenza
Due mondi che si incontrano, nord e sud. E un matrimonio d’amore che diventa anche amore per la terra. Antonio Zoppi, originario di Bonassola, e Aida Forgione, campana e viticoltrice da generazioni, si conoscono più di trent’anni fa. Decidono di lasciare le loro professioni, imprenditore lui e commerciante lei, che col suo nome, omaggio all’opera di Verdi per via del nonno musicista al San Carlo di Napoli, porta una ventata d’arte in famiglia. Innamorati di quel luogo che hanno scelto come casa, la Riviera Ligure di Levante, e precisamente il borgo di Bonassola, Antonio e Aida diventano viticoltori, mettendo a frutto saperi e passioni. Negli anni acquistano casolari e terreni nei dintorni, Cinque Terre comprese, e iniziano a vitare, sfidando quelle pendenze che rendono eroica la viticoltura ligure, e sistemando muretti a secco, altra tipicità locale. E così nel 2000 nasce Cà du Ferrà, azienda vinicola e agriturismo, espressione dialettale di “casa del fabbro” perché in queste terre, oggi solcate dai filari di vite, un tempo si ferravano i cavalli. La cornice paesaggistica che avvolge Cà du Ferrà si compone di luoghi incantevoli. Dal borgo di Bonassola, gioiello di architettura ligure con le sue case pastello e i caruggi che profumano di focaccia appena sfornata, fino alle colline assolate di Levanto. E dai terrazzamenti che declinano verso paesaggi verticali, agli stessi vicoli di Riomaggiore e Vernazza, che in un continuo sali scendi con scorci di mare come unica bussola, ubriacano i turisti di mezzo mondo. Cà du Ferrà abita qui. E come le sue vigne, guarda il mare: il Mediterraneo. Una distesa azzurra e limpida, dove il riverbero del sole spesso accieca. E dove, nelle giornate più terse, gli occhi avidi di incanto riconoscono la punta della Corsica, di Capraia, della Gorgona e, a volte, un profilo ancora, quello dell’Isola d’Elba. E mentre sulla destra, svettano le cime innevate delle Alpi Marittime, e, magari, fa capolino anche la punta del Monviso, sulla sinistra, questa volta, il mare lambisce il litorale della Versilia e lo sguardo raggiunge Punta Ala. E, se la giornata lo permette, anche la costa di Livorno.
Sui declivi che conformano le colline di Bonassola, maturano le uve che danno vita a questo mirabile vino. Il vigore dell’uva Bosco, il nervo dell’Albarola, coniugati alla suadenza del Vermentino, creano un accattivante intreccio di richiami fruttati e di erbe spontanee, preludio di un sorso avvolgente, profondo e soddisfacente. Per cogliere tutte le sfumature olfattive dell’uva e del processo fermentativo, il vino nuovo viene posto in bottiglia in tempi brevi, per poter essere immesso sul mercato prima delle feste pasquali dell’anno successivo alla vendemmia. Si presenta di colore paglierino chiaro con riflessi verdolini, un profumo fine, con note floreali di ginestra, gelsomino e mughetto. Al palato è estremamente piacevole, vivace, sapido, e di lunga persistenza